venerdì 7 settembre 2012

Adidas Originals NEW SPOT | all Originals Represent


all Originals Represent. Represent your crew. Find more from the world of adidas Originals at http://www.adidas.com/originals

The new spot features Nicki Minaj, Jeremy Scott, Big Sean, Sky Ferreira, 2NE1, Kids These Days and Derrick Rose representing their crew. #alloriginals #represent

More updates at http://www.facebook.com/adidasoriginals and http://www.twitter.com/adidasoriginals





mercoledì 5 settembre 2012

OObe'S FIRST LP: DELPHI




Questo 4 Settembre mi è passato per le orecchie il primo ed esclusivissimo album ufficiale dell'artista italiano OObe che sta prendendo d'assedio l'ambito, ancora velato, della sincretica miscellanea di generi chiamata witch house. Sebbene questa tradizione musicale  sia il suo principale punto di riferimento, in ogni sentiero sonoro intrapreso si possono trovare le pietre miliari del dark wave, noise, primal e mistique. Ogni suo progetto riesce ad incanalare l'ascoltatore in una dimensione onirica, dove le leggi della fisica e le normali dinamiche dell'universo si disperdono, per formare un mondo archetipo di suoni in cui - come nelle prime fasi del cosmo - gli elementi sono ancora primordiali nel loro accostamento talmente forzato da sembrare sintetico, quasi lo-fi, trascendendo il piano materiale grazie alla fragranza mistica, in un processo quasi sinestetico.
Non può passare inosservata poi la fortissima contaminazione mediorientale, che con i suoi colori, riesce a colorare, le ruvidità e i profumi generato dal gioco di luci ed ombre di OObe, una vera e propria Out Of Body Experience.

Eccolo quindi finalmente uscire col suo primo prodotto ufficiale, dopo una grande comparsata con il pezzo The Witch in " An Okkvlt and Witch House Tribute to Suspiria ", compliation-tribute d'eccelenza al capolavoro di Dario Argento da parte dei mostri sacri di questo oscuro genere elettronico, sorto dalle più radicate angosce degli anni zero, col patrocinio d'eccellenza di  Mater Suspiria Vision.



Con LP ufficiale DELPHI, il cui titolo riporta alla memoria le trascinanti visioni del più enigmatico degli oracoli, verrete trascinati in un flusso inarrestabile di delicate melodie dall'esotico sapore mediorentale che vi condurranno, come concubine in un harem, in un circolo di aromi, interrotto da ipnotici ritmi pulsanti, che possono elevare, quanto annichilire.
L'ulteriore finezza di quest'opera di pregio sta nell fatto che sia stata registrata su cassetta, nel numero limitatissimo di nove copie in tutto il mondo. Clicca QUI per prenotare la tua copia.

Di seguito potrai sentire in streaming tutto il tape.





Infine ecco video tributo al primo singolo:


OObe/\Silk Drama from OObe on Vimeo.


I contatti dell'artista:

Soundcloud
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sabato 1 settembre 2012

SOTTO LA CASCATA


"...I Sutra usuali, accompagnati da mantra incalzanti vennero recitati; ecco che il signor Matsushita - il sensei di Karate che ci accompagnava - si spogliò di tutti i suoi vestiti, tranne per il perizoma tradizionale, si legò quindi un asciugamano attorno alla testa perfettamente rasata e si diresse direttamente sotto la cascata con la schiena rivolta alla rocce. Come l'acqua si riversava su di lui, le sue mani cominciarono a muoversi velocemente avanti e indietro, e le dita si intrecciavano nei complessi mudra delle Nove Sillabe. La sua pallida figura spoglia contro il muro di roccia e gli affascinanti movimenti delle sue mani lo rendevano stranamente demonico, come se un potere o una grazia ulteriori discendessero su di lui attraverso la gelida acqua della cascata. I mudra divennero sempre più incalzanti e feroci, finché improvvisamente iniziarono ad assomigliare agli artigli di un grosso uccello, ed io realizzai che si erano trasformati le forme della sua arte marziale. Esplose quindi in tre o quattro tremendi kiai,  lancinanti urli diaframmatici che echeggiarono tra le rocce e la vegetazione. Uscì infine dalla cascata, sorridendo, strofinando la parte inferiore del corpo, decantando i pregi dell’acqua gelata dopo una lunga settimana di astensione rituale dalle abluzioni. Le doti demoniche caddero improvvisamente dalla sua persona, come cadrebbe un vestito, e in un breve istante tornò umano, ancora una volta. "

Kuniyoshi Keyamura Rokusuke under the hikosan gongen waterfall


Tratto e tradotto da "The Catalpa Bow - A study of the sciamanistic practices in Japan" di Carmen Blacker (1975)

venerdì 24 agosto 2012

GRIND TIMES X PADOVA VINTAGE FESTIVAL

Qualche mese fa è iniziata una bellissima collaborazione tra noi di Grind Times ed il Padova Vintage Festival

Mancano solo tre settimane all'evento più innovativo della città di Padova.



Tre giornate all’insegna del Vintage in un alternarsi di mostre, esposizioni, workshop, mostra-mercato e party.

Nel cuore della città, nello storico tribunale del '500, avrà luogo la terza edizione del Vintage Festival.

Il festival introduce un approccio non convenzionale ai temi vintage, ben lontano da tendenze nostalgiche. Un Vintage moderno, trasversale tra, moda, comunicazione e musica, sarà il fil rouge anche dei numerosi appuntamenti in cui personalità di rilievo e alcuni tra i massimi esperti si avvicineranno al pubblico attraverso un confronto generazionale nella fusione tra tendenze passate e contemporanee, con lo scopo di rinnovare le prospettive future. “Non perdere il tempo” dice lo slogan, il passato non è mai stato così presente.
Dal 14 al 16 Settembre il coinvolgimento nel Vintage sarà totale.

 
AGORA'
ospiterà la mostra-mercato con i più selezionati espositori vintage che condivideranno i loro ricercati archivi, accompagnati da DjSet e performances.

PRIMO PIANO
Esposizioni e mostre interdisciplinari, Jeans History di A.N.G.E.L.O, Black Sheep di Bob Rifo, le opere di Obey Shepard Fairey, Things di Dario Tironi e Koji Yoshida.

TEATRO / AUDITORIUM
Gli scavi romani del palazzo saranno la cornice dei numerosi incontri, workshop e rassegne.

APERITIVI / PARTY
live, dj set e party saranno irrinunciabili appuntamenti di fine giornata.

PROGRAMMA
Clicca QUI per un elenco dettagliato delL'intero programma dei tre giorni.



MANIFESTO:

1. La prima regola è che non ci sono regole

2. Il passato è solido il futuro è liquido

3. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma


4. L'audacia e la creatività saranno elementi essenziali del nostro vestire

5. È il momento di guardarsi alle spalle per poter andare oltre





Per approfondire ecco la pagina facebook del Festival oppure i singoli articoli che quotidianamente escono nel sito ufficiale.

Da ieri è uscita anche la pagina evento, sempre su Facebook, qui vi sarà possibile invitare direttamente i vostri contatti!

Se qualcuno di voi è un po' più specialista della rete abbiamo anche un profilo Twitter
potete menzionarci nei vostri tweet con @festivalvintage o taggarci con gli hashtag di riferimento
che sono #padovavintage e #vintagefestival
 
 
Vi aspettiamo numerosi! Anche noi del Grind Team saremo presenti in prima linea, per una ricognizione costante sul campo.

 
" We out here grindin' "

giovedì 23 agosto 2012

DUNE / Il futuro è passato



Il concetto di progresso è un meccanismo protettivo che ci difende dai terrori del futuro.”

Dune è un romanzo di fantascienza, parte di un ciclo, composto dalla fervida immaginazione di Frank Herbert, a partire dal 1965.
Perché, mi chiederete voi, tiro fuori questo "vecchiume" stantio dal cesto dei ricordi degli anni ’60?
Molti di voi avranno in mentea malapena il film, diretto da David Lynch, emblematico frutto rococò degli anni ’80 in cui recitò un improbabile Sting.

Il romanzo tratta della sfida - a sfondo ecologico - tra le due dinastie più influenti del pianeta Arrakis, per il controllo, di una landa ormai desolata e desertica, unico luogo di produzione e raccolta della preziosissima Spezia: sostanza fondamentale per la struttura della società galattica. Mélange – o altrimenti detta Spezia - è una potentissima droga, capace di allungare la vita, mostrare il futuro e dischiudere le più grandi potenzialità della mente umana.
La Spezia è inoltre essenziale per l’utilizzo di astronavi, alimenta inoltre i Mentat - particolari esseri umani dotati di capacità di calcolo degne di un computer - e infine essa è la chiave dei poteri delle Veggenti, dotate del dono della prescienza e della capacità di scovare la verità.

"Senza Dune, Guerre Stellari non sarebbe mai esistito." Affermò George Lucas. Questo romanzo è infatti un contenitore incredibile dei «germi» del futuro immaginario fantascientifico, ma soprattutto è stato uno tra i primi, dopo i grandi maestri come Asimov e Dick, a proporre un futuro semi-distopico.

Forte è la consapevolezza riguardo alle tematiche dello sfruttamento e della tutela ambientale, davvero anticipatrice rispetto al trend dell’epoca, dove la sopraffazione ambientale era ancora sfrenata e incalcolata. Un’anticipazione brutale di quella che sarebbe stata - su sfondo contemporaneo - la lotta per il controllo dell’oro nero, tra le più forti nazioni mondiali. Senza riguardo all’ambiente, e a chi lo abita.
Molto importante è inoltre la tematica dei coadiuvanti per l’attività psichica degli esseri umani, il cui utilizzo in vasta scala è stato suggerito, con filtro della fantascienza, dall’autore ben prima dell’esplosione del fenomeno “woodstock” e della globalizzazione degli stupefacenti.
Non ultima tematica per importanza è quella suscitata dal complesso rapporto tra religione e politica, dove Herbert con particolare lungimiranza riesce a discernere quelle che saranno le derive del problema che da sempre ha colpito la storia dell'umanità, la cui risoluzione tutt'ora non sembra di facile impresa.

Mi limito a queste tematiche per iniziare a stuzzicare la vostra curiosità, con una delle più grandi opere letterarie del secolo scorso, paragonabile per mole, forma ed importanza a quello che fu la saga della Terra di Mezzo, J.R.R.Tolkien ed il suo Signore degli Anelli.

Un'opera fondamentale per il passato, utile per capire il presente, capace di traghettarci verso il futuro.


«Il puro piacere dell'invenzione e della narrazione ad altissimo livello.» Isaac Asimov
«Un mondo che nessuno ha ancora saputo ricreare con tale perfezione.» James Cameron
«Il meglio. Oltre ogni genere letterario e ogni epoca.» Stephen King
«Dune è parte integrante del mio universo fantastico.» Steven Spielberg


 

Artwork di Nicolo OOBE Sambugaro, artist & music producer.

domenica 19 agosto 2012

HAMMER FILMS: Horreur Retrò




Vi terrò per mano nell'aprire un leggero spiraglio di un'arrugginita porta barocca che da quasi otto decadi ha permesso ad intere generazioni di accedere negli abissi più reconditi delle paure dell'essere umano.

Fondata in un rugginoso 1934, la Hammer Film Production, è una casa di produzione cinematografica britannica, famosa per la sterminata serie di capolavori del genere horror, prodotti sin dalla sua nascita fino agli anni ottanta.
Se si prova a pensare al film inquietante per antonomasia, non possono non salire alla memoria lampi di tutto ciò che tra gli anni sessanta e settanta - grazie all'utilizzo della cosiddetta “formula Hammer” - ha generato la golden age del terrore.

Fanciulle senza tempo racchiuse nella loro crisalide di sempiterna bellezza, come se la maledizione della stregoneria di turno, le avesse condannate a ripetersi per sempre nel polveroso proiettore di un cinema di periferia, o da un VHS perso in chissà quale scantinato. Nei loro occhi risiede quella malizia dell'estraneo, trasudando un'epoca, quella a cavallo tra anni '60 e '70 consegnata ai posteri come emblematica del fenomeno Vintage, a cui tanto si tende, ma che trascende ogni volta qualsiasi tentativo di riproduzione fedele. E' proprio l'occhio inquisitore dello straniero, che stavolta invece è assunto dallo spettatore, quello che indaga oscuri scantinati, tenebrose magioni, grotteschi castelli, matrici per innominabili terrori, che in maniera ingenua, forse naïf , ma proprio per questo genuinamente spaventosa, rimescolano il maelström del sub-conscio radicale; ciò che da sempre sappiamo, ma che mai ammetteremo, nemmeno a noi stessi.
E' curioso il rapporto tra il gentil-sesso ed i terrori scatenati dalle menti di registi quali Terence Fisher e Freddie Francis, dove la bellezza femminile conferma e risalta in maniera diametralmente opposta la mostruosità della bestia, e la sua liminale potenza.

Inconfondibili templi sonori dalla più intensa atmosfera, con i primi utilizzi in assoluto della musica elettronica ma col fascino delle strumentazioni analogiche, tra le caratteristiche più pregevoli. Per non mettere al primo posto la panoramica dello sviluppo degli effetti speciali concreti, arrivato al suo apice, prima dell'inizio dell'ascesa della computer grafica, che tanto ha edulcorato l'horror movie, consegnandolo ad una dimensione – altra – priva dell'intimità che tanto ci legava ad esso, con l'attrazione verso tutto ciò che è baratro e oscurità, polo tanaticamente magnetico nell'economia dell'esistenza.

Cicli paralleli si sono susseguiti nel corso dei lustri, per approfondire nella maniera più viscerale i classici temi del terrore. Dal vampirismo della saga di Dracula passando per le vicende del costrutto Frankensteiniano, fino al susseguirsi di eventi filmici inerenti alla maledizione della Mummia, dall'altissimo potere evocativo.

Questa casa ha consacrato alla fama attori come Peter Crushing attore per sei volte di Viktor Frankenstein e altre cinque volte di Abraham Van Helsing; e Christopher Lee che per ben sette volte ha interpretato la figura di Dracula.


E' un mondo esoterico quello che vi si svelerà davanti, se solo lo vorrete. Non esclusivamente per i contenuti arcani, dove rituali impensabili prendono forma davanti ad occhi sbarrati e a corpi frementi; ma soprattutto per la modalità di approccio a questo canone d'arte, a cui difficilmente vi ci si potrà approcciare senza l'aiuto di un mentore concreto o avatarico, con cui è possibile apprezzare al meglio ogni singola sfumatura di ciò che è stato catalogato come il lato B, dal mondo cinematografico essoterico, dove grazie ad un televisore ed un riproduttore si è sempre creduto di poter padroneggiare un'arte, che in quanto visiva è capace di tempestare di suggestioni la fantasia, l'immaginazione ed il genio creativo di ognuno.
Tanti registi contemporanei sono debitori a questi scenari, per citarne uno fra tutti: Quentin Tarantino.


Niente, come la paura radicale, è capace di riattivare i geni atavici degli animali, quali noi siamo, rendendoci in grado di produrre connessioni sinaptiche irraggiungibili anche allo stupefacente più intenso ed immaginifico. Creando mondi impensabili a cui la realtà può solo che inchinarsi.



Artwork made by Nicolò OObe Sambugaro

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lunedì 13 agosto 2012