Immagini seriali di una rivoluzione, una PROPAGANDA fatta di manifesti tanto simili a quelli delle dittature del novecento per impostazione, quanto diametralmente opposti nel richiamo ad una coscienza collettiva.
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Tombino - Milano. |
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Parete - Venezia, Accademia. |
Spaziando in ambiti così diversi OBEY poteva forse esimersi da una linea d'abbigliamento? Certo che no.
Ma OBEY CLOTHING non è il semplice limitarsi a trasferire le opere di Shepard Fairey su magliette
come quelle che si possono sempre acquistare ad un concerto, stampate la settimana prima.
Ma OBEY CLOTHING non è il semplice limitarsi a trasferire le opere di Shepard Fairey su magliette
come quelle che si possono sempre acquistare ad un concerto, stampate la settimana prima.
Lo stile è semplice, pulito e nemmeno tanto autoreferenziale quanto ci si potrebbe aspettare. Il faccione di Andrè the Giant impera solo sotto forma di mini logo, ma la ricercatezza deidettagli non fa pesare la cosa; un esempio su tutti - splendido New Era con logo standard ripreso nel dettaglio sulla parte inferiore del frontino.
In linea di massima quindi per qualcosa che si noti al primo colpo d'occhio oltre alla classica t-shirt con stampa, il rimando è agli accessori: come le bandane - veri e propri arazzi in miniatura, i cappelli, le borse (tra cui i vari "porta-") e anche tutte le chincaglierie che, questa volta possiamo dirlo con sicurezza,sono piccole opere d'arte seriali. "Arte per asporto" a tutti gli effetti.
Dopo tutto questo, provare a fornire una definizione esaustiva di OBEY diventa un compito sempre più arduo. Stiamo parlando di un'artista, un semplice grafico? Oppure un movimento? Un'espressione di strada? Uno stile di vita?
In tutto ciò, ritroviamo le caleidoscopiche sfaccettature di un estro politropo e multiforme, apprezzabile proprio per la sua molteplicità ed estensione.
Alx
Alx
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