La sua storia è raccontata per la prima volta in un volume da poco uscito in Italia, Storia segreta di una geisha, curato da lei stessa, Mineko Iwasaki, ora rispettabile signora di mezza età, e dalla sua biografa Rande Brown (trad. a cura di Alessandra Mulas, Newton & Compton, pp. 318, € 9,90; in offerta su Amazon.it cliccando qui a € 8,42 in formato cartaceo e 4,99 in ebook). Sebbene non sia esplicitamente affermato, oltre che per gettare luce sul mondo delle geiko, spesso ritenute a torto prostitute o mere dame di compagnia, il libro vuole contrapporsi al best seller Memorie di una geisha di Arthur Golden, il quale, infrangendo gli accordi, avrebbe menzionato la Iwasaki (sua informatrice) più volte sia nell’opera, sia in alcune interviste, contrariamente alla volontà di lei, e distorto alcuni aspetti della vita delle geiko.
Consacrando la vita alla danza – unica attività capace di alleviare il dolore per l’allontanamento dai genitori e le sofferenze causatele delle rivali -, in virtù della sua grazia e della sua caparbietà, la ragazza diviene un’invidiabile maiko e, poco tempo dopo, la geisha più desiderata e ricca di tutto l’arcipelago nipponico. Ma la vera felicità è ancora lontana.
Pagina dopo pagina, la Iwasaki ci conduce a Kyoto tra i vicoli di Gion (il distretto delle geisha per eccellenza), nelle ochaya (letteralmente le stanze del tè, sedi dei banchetti con gli ospiti), nel cuore dei matsuri (festival tradizionali) e nelle camere più intime delle okiya, in cui le artiste possono finalmente essere semplici adolescenti che scherzano tra loro o attendono impazienti il vero amore. Oltre a farci sorridere con buffi aneddoti (in cui, a dire il vero, i reali inglesi non danno il meglio di sé), Mineko ci svela con dovizia di particolari le consuetudini e i trucchi del suo mestiere, tenuti segreti per intere generazioni, alternando una narrazione romanzesca a una più saggistica e tecnica, senza mai perdere vigore.
[Tratto da: www.bibliotecagiapponese.it ]
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