domenica 26 febbraio 2012

TALKING BEATS: INTERVISTA A MACE ( RESET! )



Bentornati al 4° appuntamento con il beat parlante. In questo episodio Mothra ed io siamo andati a risolvere un piccolo mistero che ci incuriosiva da tempo:

Anni addietro si chiacchierava di un beatmaker leggendario nel mondo del rap italiano - un certo Mace.
Sin quando ne avevamo memoria, aveva accompagnato i più grandi nomi di questo genere con le sue produzioni eccelse: da Kaos One ai Colle Der Fomento, passando per la Chief. Dj residente nel disco ormai culto: L'alba, del collettivo La Crème. Come un alchimista, su qualunque macchina mettessi le mani, trasformava la corrente in oro.
Tutt'ad un tratto però scomparve nel nulla, e dal lontano 2007 non se ne ebbe più notizia: guardate dove l'abbiamo scovato:





Eccovi il nostro "interrogatorio":




Mothra: Mace è un nome che sta sulla scena da parecchio ed ha collaborato veramente con i migliori artisti nostrani. Ti andrebbe di ricordarci come, quando e perché è nato musicalmente Mace? “

Mace: “ Direi un fanatico di musica fin dalla più tenera età, passando in rassegna praticamente ogni genere musicale, ma quando scoprii il rap fu il vero shock. E quando ascoltandolo la tua attenzione è completamente catalizzata dalla produzione - quasi da non ascoltare la voce che c'è sopra - ti rendi conto di che cosa vuoi fare!
Poco prima del 2000 facemmo una colletta in compagnia, 50 mila lire a testa e comprammo un Akai 950 e iniziai a fare beat e a registrare un po' di materiale con Jack The Smoker fino all'esordio vero e proprio come "La Créme" nel 2003... “


Mothra: “ Da "Questione di Gusto" (che se non sbaglio è il primo disco ufficiale dove ti troviamo alle macchine) ad oggi, come è cambiato il tuo modo di approcciarti al beatmaking? Come ti muovevi per creare un beat prima, e come ti muovi oggi? “

Mace: “ Quando non lavoro ho sempre della bella musica in sottofondo e, anche se sono competamente distratto, l'orecchio si sintonizza da solo quando becca un bel sample. Inizio quasi sempre così un pezzo!
La grande differenza è che prima era puramente un approccio intuitivo alla produzione, taglia un sample, programma un beat, bassline ed è fatta.
Ma per fare electro è tutta un'altra storia, ho imparato a mixare e soprattutto ottenere i suoni che ho in testa smanettando sui synth ed effetti. Un lavoraccio! [ :D ] “


Mothra: “ In 10 anni di produzioni ufficiali, avrai sicuramente avuto modo di mettere le mani su diverse macchine. Fra tutte, quali sono quelle per te essenziali? Quali sono i ferri del mestiere senza i quali non riusciresti mai a costruire un beat? “

Mace: “ Negli anni in effetti ho messo le mani su tante belle macchine, synth analogici e outboard, ma in realtà i ferri del mestiere sono le mie orecchie, computer, collezione di musica a portata di mano e le mie librerie personali di samples che mi sono costruito negli anni... “


Mothra: “ Dal 2007 sei scomparso dalle produzioni italiane, cosa è successo? cosa ti ha spinto a lasciare la scena come "M-m-mace on the beatz"? "

Mace: “ Dopo 8 anni a far la stessa cosa è normale scassarsi il cazzo...Avevo voglia di far qualcosa di diverso.
Già da un po' mi stavo già dilettando a fare esperimenti fondendo hip-hop ed electro.
Poi abbiamo iniziato il progetto Reset! , nato come un piccolo party tra amici dove suonare la musica che ci piaceva, dal funk al rap, dall'electro alla disco.
In un anno si è allargato a dismisura, abbiamo iniziato a muovere migliaia di persone senza quasi rendercene conto e il mio modo di produrre è stato stravolto da questa esperienza. Facendo il dj davanti a dancefloor piene ho capito cosa volevo: creare un sound che facesse ballare la gente, ma allo stesso tempo fosse figo da ascoltare, ricercato e più "complesso" a livello musicale (rispetto a tutta la house e techno che ho sempre odiato da adolescente) e poter far confluire le mie influenze funk, soul e ovviamente rap.
Aver poi avuto la fortuna di fare tour in Asia, Australia, Stati Uniti e tutta Europa, avere la tua musica nella valigetta dei tuoi dj preferiti e lavorare con artisti stellari come Fatboy Slim, Cassius, Audio Bullys o Robyn è come vivere un sogno! "

Mothra: “ Il Vostro remix su Thori e Rocce è un ritorno di Mace alle "produzioni per rapparci sopra"? "

Mace: “ Thori e Rocce in realtà è un remix electro da dancefloor, ma ultimamente mi sono rimesso a fare produzioni rap. Ne sento davvero la voglia dopo tanti anni senza! Rimango comunque ispirato al rap hardcore anni 90, ma lo sto rielaborando In una forma nuova, sfruttando tutte le skills che ho maturato in questi anni nell'uso di synth, effetti, distorsioni e manipolazioni estreme di samples... “


Mothra: “ Il passaggio dal Rap al Turbofunk/House ha allargato la tua fama al panorama internazionale, e credo che un conteggio delle visualizazioni estere di Oh Yeah! O una cronologia delle vostre serate, possa confermarlo. Detto questo, ritieni che l'unico modo che avevi per arrivare ad orecchie non nostrane fosse questo? Con il rap, oltretuttoin Italia, non si esce dai confini anche se si è fra i migliori, come te? "


Mace: “ Ovviamente con la musica in Italiano è impossibile espatriare. Come producer ora come ora puoi connetterti facilmente con realtà underground di tutto il mondo, ma per arrivare a lavorare con i pesi massimi devi essere inserito in giri ai quali, dall'Italia, è praticamente impossibile accedere. "


Mothra: “ Quali sono i limiti della nostra scena per un beatmaker? “

Mace: “ Anche negli States, se pensi a quanta gente ascolta rap e quanti di questi conoscono i nomi dei produttori...quelli che emergono alla "massa" sono sempre pochissimi. In scala, è lo stesso che succede ovunque, compreso qua. Un'altro problema è che sono pochissimi i produttori che suonano in giro - live o dj set - quindi è ancora più difficile farsi conoscere e pagarsi le bollette! “


Mothra: “ Tu che sei stato tra le Jam e che ora stai ai Club, che differenze vedi nella scena e nelle serate rap rispetto all'eletronica e viceversa? Di cosa proprio avrebbe bisogno una Jam? “

Mace: “Nei party electro c'è più entusiasmo, più voglia di ascoltare musica nuova (i party hip hop degli ultimi anni si riducono spesso a una sfilza di hit una dietro l'altra, snaturando anche la personalità di un dj), meno codici comportamentali, meno pose... e soprattutto più fighe [ ;) ]
Di jam ne ho fatte mille, e mi son sempre divertito, ma per uno che non sia patito di rap non è il luogo più divertente e accogliente! “


Mothra: “ Punti di riferimento, ne hai? Quali sono i tuoi beatmaker/producer preferiti e a cui ti ispiri, sia in ambito rap che in quello electro?“

Mace: “ I soliti direi...Premier, Erick Sermon, Just Blaze, Dre, Rockwilder, Ric Roc, Hi-Tek, Pete Rock, Dj Scratch, Kanye, Nottz





Qui di seguito potete trovare vari siti dove continuare a seguire Mace:

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Mothra & Chrome

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