sabato 18 febbraio 2012

TALKING BEATS: INTERVISTA A SALMO




Per questo terzo episodio, il Grind Team ha voluto contattare il "rookie dell'anno", da poco assunto sotto l'ala protrettrice della neonata label Tanta Roba. Con il nuovo singolo: "Il Pentacolo" (primo estratto dal suo prossimo album) - rappato e prodotto allo stesso tempo - ci ha dato la conferma di quanto completo sia il suo approccio alla musica. Oggi però ci concentreremo sul solo versante del beatmaking, come di consueto da tre settimane a 'sta parte.
Scopriremo come nascono e come crescono quelle spranghe di ferro dritte a sterno e timpani con cui Salmo ha iniziato a sorprenderci. Ma soprattutto andremo all'arcano segreto che fonde atmosfere hardcore, vetusti campioni newyorkesi, ed acidissime scosse dubstep, in un unico disco.SPACCATEVI IL COLLO PER SALMO!



Mothra: " Come nasce Salmo nell'accezione di beatmaker? come e quando hai sentito il bisogno di produrti da solo i tuoi tappeti musicali, e quando hai concretizzato l'idea con il primo beat "ufficiale"? "

Salmo: " A sto punto mi tocca ringraziare la playstation, c'era un programma per produrre musica nelle prime versioni della PS, era molto intuitivo e faceva capire chiaramente come costruire una sequenza ritmica. Il primo vero input me l'ha mandato il produttore italiano Fritz the Cat, in una video intervista parlava delle sue produzioni e di come lavorava su i sample, ero ancora un bambino e la prima cosa che ho detto è stata "voglio farlo anch'io".
"


M: "Vieni come dici tu, "dal punk, dal metal, dal rap anni 90", ed hai suonato negli Skasico, Three Pigs Trip e TOEDGEIN , questa tua vena più hardcore come ha influenzato il tuo modo di approcciarti alla produzione di un beat? Credi sia utile, se non necessario per un buon beatmaker avere contaminazioni alle spalle per tirare fuori una bella strumentale? "


S: " Credo sia fondamentale! Ho suonato con molti musicisti di vario genere, ogni musicista mi ha insegnato qualcosa regalandomi una visione chiara della musica a 360°. Non credo di essere il genio del RITMO però sono preparato in materia e sono attratto dal suo processo logistico.
"

 
M: " Sul tuo canale Youtube, ci hai deliziato con alcune performance su MPC 1000, e anche dal vivo spesso ti ci dedichi in combo con il tuo socio Dj Slait, ma oltre a questo piccolo gioiello AKAI quali altri sono i ferri del mestiere con cui confezioni le tue strumentali? E quale è l'iter lavorativo con cui li utilizzi al meglio? "

S: " Per ora ho una strumentazione molto umile,
una scheda audio Motu UltraLitemk3, tastiera Akai MPK49, Akai MPD32, MASCHINE mikro, monitor audio KRK - vai con la pubblicità gratuita.
Lavoro con il buon vecchio Logic, suono manualmente la sequenza ritmica sul click per rendere tutto più umano e naturale. Sono un vero scimmiato. "


M: " Sei sia Rapper che Beatmaker, come il grande Eminem, Evidence, Aesop Rock o MF Doom. Credi che questa dualità sia importante in un Beatmaker, e perché no, anche in un MC? Sapendo che sei tu che andrai a scrivere su quel beat, ti senti più libero nella produzione di quest'ultimo? In poche parole, quanto influisce il farsi tutto da solo nella produzione di un tuo pezzo? "

S: " Sono abituato a scrivere tenendo il tempo con i piedi e con le mani, come una batteria invisibile, la forma dei versi che scrivo mi detta quasi sempre la sequenza ritmica … tutto molto automatico.

Normalmente i beatmaker/mc riescono a creare una simbiosi perfetta tra voce, beat e semple, è una questione di accenti, di cura del particolare e di ricerca del suono. Magari pretendo troppo ma credo vivamente che tutti i rapper dovrebbero saper costruire un buon beat e cantarci sopra, la soddisfazione sul pezzo ha un altro sapore. "

 
M: " Come rapper sei il più ricercato del momento, ti troviamo a collaborare in parecchi lavori di un certo calibro e con i nomi più noti della scena, ritieni che la tua indiscutibile bravura al microfono possa aver oscurato le tue doti alle macchine? Non meriteresti forse di collaborare sempre con questi grandi rapper ma anche come produttore? "

S: "Probabilmente mi darebbe più soddisfazione collaborare con tutti semplicemente con le produzioni, le cose che scrivo mi stancano subito mentre le strumentali hanno vita più lunga.
"


M: "Quali sono i tuoi punti di riferimento come produttori musicali? Dalla Dubstep al Rap, chi sono per te i grandi nomi da cui indiscutibilmente c'è sempre da imparare? "

S: "mmhhh - in italia, per quanto riguarda il rap:
Deda, Fritz the Cat, Shablo, Don Joe, Deleterio, Bassi Maestro, Shocca, Sine, Squarta e ultimamente dj argento e the Orthopedic (sicuramente ho dimenticato qualcuno).
Per il rap americano dovrei farti la lista della spesa, ma in ogni caso, anche se super classic, nessuno può andare oltre quello che Dr. Dre c'ha regalato nella sua carriera.
Si sta creando anche una buona scena di produttori di musica elettronica di varie sfumature, i BELZEBASS sono tra i migliori esponenti."

 
M: " Rimanendo sul versante Dubstep, questo genere, in cui tu sembri essere molto a tuo agio, generalmente non nasce con la funzione di fare da beat a un pezzo Grime, ma come brano a se stante, viste le tue doti di beatmaker, c'è possibilità che in un futuro troveremo Salmo solo sopra i tasti, magari a confezionarci un bel pordotto Dubstep, Drum n Bass? Oppure è sul microfono che vuoi rimanere? "

S: " Mhà, ti dico che non camperò molto come mc, la scena rap italiana è una gran rottura di coglioni e ultimamente mi sento messo alla prova, questa musica crea i peggiori mostri. Probabilmente continuerò per la strada del beatmaker, sarebbe bello farmi sentire…senza aprire bocca! "




Mothra & Chrome 

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